Simonetta Mingazzini, candidata alla Camera, non è né una paracadutata, né una politica di professione in cerca di nuove poltrone, né eterodiretta da un blog. È una semplice cittadina che mette le sue competenze al servizio della comunità.

I cittadini del territorio di Imola, Castel San Pietro e San Lazzaro hanno un’occasione storica: domenica 4 marzo votando per Simonetta Mingazzini, candidata al collegio uninominale alla Camera dei Deputati, potranno per la prima volta votare per una candidata civica che mette le sue competenze e la sua esperienza al servizio della propria comunità, che intende la politica come una missione a tempo avendo un lavoro al quale tornare, e che è espressione del solo territorio e non ha interessi di bottega da difendere.

«Arrivati a pochi giorni dal voto, credo sia il momento di spiegare in maniera chiara ai cittadini quale sia l’occasione storica che si trovano davanti – dichiara Simonetta Mingazzini -. Se qualcuno ritiene che per rappresentare questo territorio serva un candidato bolognese paracadutato a Imola per soli equilibri partitici, che non conosce la nostra comunità, che non si è mai visto da queste parti e lo fa solo adesso per la campagna elettorale, allora gli consiglio di votare il candidato del Centrosinistra. Non sono certo io la persona che risponde a questi requisiti. Se poi qualcuno preferisce mandare alla Camera un candidato eterodiretto dal blog di Beppe Grillo e dai diktat di Di Maio, una persona che sarà costretta a sottostare alle logiche di un Movimento i cui parlamentari si dimostrano incapaci di mantenere persino le promesse sulla restituzione delle indennità parlamentari, allora fa bene a votare il candidato dei 5 Stelle. Non certo me. Chi decide di votare per questi candidati ha un’altra garanzia: sosterrà qualcuno che, se eletto, risponderà solo ed esclusivamente al partito o movimento di riferimento, ignorando i cittadini. Quanto fatto (o meglio, non fatto) dai deputati imolesi del Pd in questi anni credo sia sotto gli occhi di tutti».

«Votare per Simonetta Mingazzini – continua la candidata alla Camera – significa invece fare un’altra scelta. Una scelta coraggiosa, in controtendenza rispetto alle logiche politiche di questo territorio, fuori dagli schemi. Una scelta di merito e di valore. Chi vota Simonetta Mingazzini sa di votare solo Simonetta Mingazzini. Sembra banale e scontato dirlo, ma nella politica di oggi purtroppo non lo è. A differenza di altri, io infatti non ho nessuno dietro di me, non ho interessi o lobby da difendere, se non la splendida lobby del mio territorio. Lo dimostra la campagna elettorale che sto facendo, tutta incentrata a incontrare le persone».

I miei stakeholders sono i cittadini, la mia lobby è il territorio in cui vivo

«Chi decide di darmi fiducia – conclude Simonetta Mingazzini – sa di votare per una persona che, una volta eletta in Parlamento, risponderà solo ed esclusivamente ai cittadini del proprio collegio, che va da Imola fino a San Lazzaro. I miei stakeholders sono i cittadini, la mia lobby è il territorio in cui vivo. Non sono una paracadutata da Bologna, non sono una politica di professione in cerca di nuove poltrone perché senza un lavoro, non sono nemmeno una persona che si lascia comandare da un blog oppure da un comico. Sono una professionista, una moglie, una madre di famiglia, una donna che ama la cosa pubblica tanto da spendersi gratuitamente per la propria comunità, come testimonia il mio impegno completamente volontario per la Fondazione Dozza Città d’Arte. Sono una cittadina di Dozza e del territorio imolese che ha deciso di rinunciare a un mese di stipendio e investire tempo e risorse in questa campagna elettorale per rappresentare la propria comunità senza preclusioni e senza diktat di partito».